venerdì 9 luglio 2010

Nominati i nuovi O.T.N.

Il Comitato Nazionale dell'Associazione Italiana Arbitri, nella sua riunione odierna, ha nominato i Responsabili ed i Componenti degli Organi Tecnici Nazionali per la stagione Sportiva 2010/2011.


ORGANI TECNICI NAZIONALI
 
Coordinatore


Marcello NICCHI
Presidente A.I.A.



C.A.N. A

Stefano BRASCHI nuovo
Responsabile

Gennaro BORRIELLO confermato
Alessandro STAGNOLI confermato


C.A.N. B

Roberto ROSETTI nuovo
Responsabile

Domenico MESSINA nuovo
Marco IVALDI nuovo


C.A.N. PRO
Stefano FARINA nuovo
Responsabile

Paolo BALDACCI confermato
Piero CECCARINI nuovo
Pietro D'ELIA confermato
Sergio ZUCCOLINI confermato

domenica 4 luglio 2010

Nuova CAN A

Con lo scisma delle due leghe professionistiche si formano due differenti Can : la Can A e la Can B.
Nella prima abbiamo 21 Arbitri : Banti, Bergonzi, Brighi, Celi, Damato, De Marco, Gava, Gervasoni, Giannoccaro, Mazzoleni, Morganti, Orsato, Peruzzo, Pierpaoli, Rizzoli, Rocchi, Romeo, Rosetti, Russo, Valeri e Tagliavento.
Mentre i componenti della Can B sono : Bagalini, Baracani, Baratta, Calvarese, Candussio, Cervellera, Ciampi, Corletto, Doveri, Gallione, Giacomelli, Giancola, Guida, Massa, Merchiori, Nasca, Ostinelli, Palazzino, Pinzani, Ruini, Stefanini, Tommasi, Tozzi e Velotto.

Numeri Organico CAN A : Arbitri :  21
                                             Assistenti Arbitrali : 40
                                             Osservatori : 16
Numeri Organico CAN B : Arbitri : 24
                                             Assistenti Arbitrali : 41
                                             Osservatori : 16

Primo Piano

Voluto da Platini all'Uefa: «Non potevo dire di no». Nessun erede: adesso tocca a Nicchi


Questione di prestigio. «Non potevo dire di no». Pierluigi Collina si è appena dimesso dall’incarico di designatore degli arbitri italiani, per accettare lo stesso ruolo propostogli dall’Uefa, e la necessità di porre un freno alla dietrologia lo porta subito a spiegare: «La ragione è semplice, Platini mi ha chiamato ad una carica importante che prevede un impegno notevole. Significherà coordinare gli arbitri in Europa e designarli per la Champions League, l’Europa League e le competizioni europee per nazionali». Nel Vecchio Continente Collina collaborerà con lo scozzese Dallas e con il francese Blatta, in una commissione composta da 11 membri, di cui sarà responsabile.
Registrato il rammarico del presidente dell’Inter Moratti («Avevamo ancora bisogno di lui»), ai titoli di coda del triennio da designatore si accompagna un bilancio tutt’altro che esaltante. Era stato indicato come l’uomo che doveva illuminare il volto della classe arbitrale, oscurata dalle vicende di Calciopoli. All’estero, in fatto di rispettabilità, l’Italia un po’ ha tenuto. Ma la svolta, nel Paese, non c’è stata: ogni campionato, dal 2007 ad oggi, ha conosciuto la sua buona dose di veleni. Il progetto giovani non è decollato, il ricambio promesso, in realtà, non è stato messo in atto. Soprattutto, a fronte della grande dedizione con cui ha tentato di istruire i suoi allievi, non è riuscito a crescere un «altro Collina».
E qui subentrano i «giochi di potere». Perché se le dimissioni dell’ex fischietto di Bologna non saranno state accolte con un vero e proprio sospiro di sollievo, resta certo che dal vuoto lasciato è scaturito un accentramento: sarà infatti il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, ad ereditare il ruolo di coordinatore delle commissioni per la Can di A e B (distinte, da quest’anno, come voluto dalle leghe). In attesa di conoscere i nomi dei sei commissari (tre per parte) che faranno capo al leader (l’8 luglio il Comitato renderà note le scelte), lo stesso Nicchi ringrazia sentitamente: «Collina va a fortificare l’immagine della nostra federazione nel mondo. Lo ringrazio per quello che ha fatto. È stato chiamato ad un incarico che lo porterà lontano dall’Italia e non avrà tempo per lavorare come ha fatto fino ad oggi». Nel discorso di Nicchi c’è posto anche per la motivazione che l’ha spinto a fare «asso piglia tutto»: «Dovrò prendermi io l’onere, in questo momento di assestamento».
A proposito di ambizioni: Collina, in cuor suo, spera di poter restare «in contatto» con il sistema arbitrale italiano: «Se non proprio con un ruolo»... Insomma, la voglia di tenersi una porta aperta c'è. Nel frattempo, tra questioni di prestigio e giochi di potere, il Comitato Nazionale ha deliberato la divisione della Can in A e B: 21 arbitri comporranno il gruppo della massima serie (deroga per Morganti, dimissioni per Trefoloni e Saccani su richiesta degli stessi); 24 saranno invece i fischietti della serie cadetta. I primi non potranno scendere di categoria, mentre i migliori 4 (o 5) di B dirigeranno un pacchetto di 35 incontri in A.
Da  : La Stampa.it